Il territorio del Comune fa parte della provincia di Venezia, è pianeggiante con un’impercettibile pendenza (m 12 su un’estensione lineare di 25 km); confina con Morsano al Tagliamento (a nord), col Tagliamento e di conseguenza con Ronchis, Latisana e Lignano Sabbiadoro (ad est), con Fossalta di Portogruaro, Portogruaro e Caorle (ad ovest) e l’Adriatico (a sud).
L’odierna superficie pari a 112,3 kmq, fu raggiunta nel 1933 allorchè il Comune, in ossequio ad un provvedimento governativo emesso ad hoc, accorpò le località ‘bonificate’ ubicate a sud della frazione Cesarolo denominate: Pradis, Prati Nuovi e Terzo Bacino, fino ad allora facenti parte integrante del territorio caorlese.
In quegli anni l’acquitrinoso e malsano territorio dell’Ente bonifica, dove d’estate imperversavano le zanzare e la malaria, fu reso fertile da massicci interventi bonificativi svolti per tramite di braccianti, sotans e carriolanti (ai quali, a Cesarolo, nel 1985 è stato dedicato un monumento bronzeo).
Ad opere ultimate (metà anni ‘60, dopo decenni di attività) risultarono recuperati allo sfruttamento agricolo intensivo oltre 2.000 ettari di campagna, furono eseguiti scavi per canalizzazioni pari a 162 km di lunghezza complessiva, vennero costruiti 95 km di arginatura e 70 km di strade poderali e campestri in terra battuta. Furono altresì poste in opera otto idrovore ed altrettante pompe ausiliarie, nonché un centinaio di chiaviche per equilibrare i movimenti delle acque.
La popolazione residente del Comune ammonta a 11.888 unità (al 1 Gennaio 2016) - di cui circa un terzo risiede nel capoluogo - mentre nel 1981 ne contava 11.963, nel 1961 11.093, nel 1951 12.580, nel 1921 8.456, nel 1901 6.217 e 4.976 nel 1871.
La maggioranza della popolazione autoctona parla la lingua friulana nella variante del basso Friuli occidentale, mentre una minoranza usa il dialetto veneto.